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UNA LUNGA CARRIERA E 36 TITOLI ALZATI AL CIELO: MAXWELL, L’IDENTIKIT DEL VINCENTE

22.05.2017 | 10:40

Il mondo del calcio saluta uno dei calciatori più vincenti della storia, Maxwell Scherrer Cabelino Andrade, semplicemente noto come Maxwell. Il terzino sinistro appende le scarpe al chiodo all’età di 35 anni concludendo la propria carriera con il Paris Saint-Germain. Un percorso, il suo, che inizia da molto lontano e che fa registrare in totale ben 36 titoli conquistati. Maxwell nasce il 27 agosto del 1981 a Cachoeiro de Itapemirim, in Brasile, e come tutti i bambini carioca tira i primi calci ad un pallone per strada. Nel 2000, all’età di 19 anni, viene notato dal Cruzeiro che decide di tesserarlo. Il suo club blu cobalto gioca nel Brasileirão, ma Maxwell non scende mai in campo con la prima squadra. Nel frattempo, durante alcune partite con le giovanili, nel 2001 attira le attenzioni dell’Ajax che lo preleva immediatamente facendogli firmare un contratto di 3 anni con opzione per i successivi due anni. In Olanda vince praticamente tutto e gioca in totale quattro anni e mezzo collezionando 114 presenze e 9 gol in Eredivisie, mentre in campo internazionale si contano 25 apparizioni. Il 21 aprile 2005, durante la semifinale dell’Amstel Cup contro il Willem II, si infortuna gravemente subendo la rottura totale del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Un brutto stop che potrebbe mettere a rischio la sua carriera, ma Maxwell inizia un lungo periodo di riabilitazione e, dopo aver subito un secondo intervento al menisco, torna a correre in campo tirando fuori tutta la propria grinta e la voglia di non mollare.

Nonostante il problema fisico, l’Inter, rimasta stregata dal suo rendimento con l’Ajax, decide di acquistarlo ugualmente. Non potendo farlo direttamente a causa del numero di extracomunitari già presenti in rosa, si accorda con l’Empoli che lo accoglie per un breve periodo. Maxwell, non scende mai in campo con la maglia dei toscani, ma si allena costantemente per recuperare la miglior condizione. Nel luglio del 2006, approda finalmente all’Inter firmando un contratto di 4 anni. Il tecnico Roberto Mancini gli affida la corsia sinistra difensiva, lui ripaga puntualmente la fiducia. Sigla la sua prima rete in maglia nerazzurra in Inter-Parma. Successivamente, a partire dal gennaio del 2009, viene spesso relegato in panchina a scapito del giovane Davide Santon. Il rapporto con il club nerazzurro sembra essersi deteriorato e, dopo aver vinto tre scudetti (nel 2007, 2008 e 2009) e due Supercoppe italiane (nel 2006 e 2008), saluta l’Italia e si trasferisce al Barcellona.

Il 15 luglio 2009, il laterale brasiliano approda in Spagna per la cifra di 4,5 milioni di euro. Firmando con i blaugrana si ritrova come compagno di squadra, per la terza volta in carriera, l’attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic, con cui aveva già giocato con Ajax e Inter. Con i catalani sottoscrive un contratto della durata di 4 anni, debutta nella gara di ritorno della Supercopa de España disputando 90 minuti. La prima stagione, nonostante l’eliminazione dalla Champions League proprio per mezzo della sua ex squadra allenata da José Mourinho, si conclude nel migliore dei modi con la vittoria del campionato spagnolo. Nella seconda annata con il club catalano, con Pep Guardiola in panchina, arriva anche il successo in Champions League contro il Manchester United a Wembley. Il 15 dicembre del 2011, invece, Maxwell segna il secondo gol dei blaugrana nel 3-0 contro l’Al Sadd nella semifinale del Mondiale per club, poi vinto da Iniesta e compagni in finale contro i brasiliani del Santos. Questa è la sua ultima partita con la maglia del Barcellona. Dopo aver collezionato 89 partite e segnato 2 gol, Maxwell, lascia la Spagna e sbarca in Francia: ad attenderlo c’è il Paris Saint-Germain.

Fa il proprio esordio con i parigini da titolare nell’incontro di Ligue 1 vinto per 3-1 contro il Tolosa, termina la sua prima stagione con 15 presenze e una rete. L’estate successiva, nemmeno a farlo apposta, giunge all’ombra della Tour Eiffel anche Zlatan Ibrahimovic. Questa diventa la quarta volta in cui i due, ormai veri e propri compagni di vita, si ritrovano a giocare per la stessa squadra. Il 13 maggio 2013, grazie alla vittoria ottenuta per 0-1 contro il Lione, il PSG si laurea campione di Francia. Il 3 agosto successivo ottiene il suo secondo trofeo con la squadra francese, la Supercoppa contro il Bordeaux. Il contratto di Maxwell è in scadenza, ma la dirigenza gli propone prontamente il rinnovo. In Francia, il brasiliano, non fa altro che arricchire ulteriormente la sua personale bacheca. Infatti, il primo aprile di quest’anno conquista il suo 36° e ultimo trofeo: la Coupe de la Ligue, divenendo il calciatore più vincente nella storia staccando anche Ryan Giggs (secondo con 34). Maxwell ora dice basta, appende le scarpe al chiodo definitivamente. I km percorsi sulla fascia sinistra sono stati davvero tanti, come tra l’altro i trofei alzati al cielo. Peccato soltanto per la poco fortunata esperienza con la Nazionale verdeoro. Ma in fin dei conti, Maxwell, in questi anni non si è affatto annoiato: è sempre stato impegnato a vincere.

Foto: PSG Twitter